Vetro e luce: un connubio affascinante

Il vetro è trasparenza e leggerezza. La luce è vita ed energia.

Il vetro può contenere, riflettere, rifrangere la luce, moltiplicare la visione. E quando luce e vetro si incontrano, ecco che nasce la magia.

Le lampade di FIAM Italia sono la rappresentazione di questa magia: sorgenti luminose che donano carattere e personalità all’ambiente che occupano, illuminando uno spazio che prende così vita.

Il vetro diventa così un filtro che permette di contenere, addomesticare e giocare con la luce, plasmandola secondo le nostre necessità. Trasforma la luce da elemento immateriale a materiale.

Progettare una lampada è un’attività affascinante: occorre studiare con attenzione l’effetto luminoso che si vuole ottenere, capire come la luce interagisce con i materiali di costruzione e quale effetto produrrà sull’ambiente che la circonda. Un percorso complesso e per nulla banale.

E in questo percorso risultano fondamentali l’esperienza e il know-how che FIAM Italia ha accumulato in 50 anni di attività nel campo del vetro, nella sua curvatura e in tutte le tecniche di lavorazione, che si uniscono alla professionalità delle sue maestranze e all’estro e creatività dei designer che collaborano con l’Azienda.

L’astra è stata la prima lampada realizzata da FIAM, sfruttando il know-how e le competenze nell’arte della curvatura del vetro per dare vita ad una lampada da tavolo in vetro trasparente, disegnata dagli architetti torinesi Lo Bianco e Mansueto.

L'Astra

Lo scorso anno è invece nata Pearl, la lampada a sospensione disegnata da Adele Martelli.

Una vera e propria perla composta da una sfera esterna in vetro di Murano trasparente che ne racchiude una più piccola, che funge da diffusore, in vetro soffiato bianco opale.

Una fonte di luce elegante e raffinata, ma dal carattere importante, in grado di dare vita all’architettura che la circonda. Pearl è infatti pensata per inserirsi a pieno nei nostri Mood Decisi, sia Sofisticato che Moderno.

E anche quest’anno FIAM ha realizzato un’altra magia.

Si chiama Marry Me la lampada disegnata da Davide Oppizzi, che rappresenta proprio il legame tra vetro e luce. Presentata al Salone del Mobile 2023, il designer ha lavorato sull’idea che la luce dovesse distanziarsi dal vetro circolare, con un punto di giunzione metallico a ricordare il mondo della gioielleria.

Un punto luce facile da comporre, adatto sia per spazi orizzontali che verticali, e con un volume che si presta a creare una composizione singola o multipla.

Anche per quanto riguarda il settore dell’illuminazione, FIAM continua quindi il suo percorso di ricerca e rivoluzione, esplorando la materia del vetro per dare vita a prodotti sempre nuovi e affascinanti. Vetro e luce, un connubio dai mille riflessi.