Una luce nuova per il dining
- 16/09/2022
Luce che arreda, che sorprende, che illumina vuoti e pieni e che in definitiva crea e plasma l’identità di un ambiente. Progettare l’illuminazione di un ambiente è una questione di design: ce lo rivelano ad esempio i modi di dire più comuni. “Mettere in buona luce”, nel senso di valorizzare una caratteristica non necessariamente evidente, oppure: “trovare la giusta luce”, cioè il giusto punto di vista per interpretare i fatti, per decodificare uno spazio. Oppure ancora: “fare piena luce”, intendendo quindi fare chiarezza su ogni dettaglio. La luce quindi fa emergere, afferma, aumenta o modifica la percezione. E soprattutto dialoga. Con le superfici, prima di tutto, perché la luce riflessa ci racconta quello che ha incontrato: una superficie trasparente, colorata, opaca, riflettente, liscia, ruvida, impalpabile. La luce non attiva solo la vista, ma anche il tatto: la luce è un innesco dei sensi, e dà voce anche alle superfici altrimenti inerti. È in questo gioco di dialoghi, riflessi, rimbalzi e rimandi che si immerge il Mood Moderno Deciso con i suoi tre protagonisti: luce, sensazioni tattili, accoglienza.
Lasciamo che i rispettivi Designer ci raccontino attraverso tre prodotti, che sono tre componenti significativi del Mood, come questi si relazionino nell’ambiente che contribuiscono a realizzare.