Alla Poltrona Ghost di Cini Boeri il Compasso d’Oro alla carriera 2022
- 23/06/2022
Le curve del Compasso d’Oro ADI, il più prestigioso riconoscimento nel mondo del Design, sono quest’anno quelle del vetro curvato della Poltrona Ghost. Un nuovo premio per un’icona indiscussa del design made in Italy disegnata per FIAM Italia da Cini Boeri nel 1987. In 35 anni la Poltrona Ghost non accumula segni del tempo, ma accumula premi: il Compasso d’Oro 2022 alla carriera, segue infatti fra gli altri il 1° Premio “Referendum dei Lettori” della rivista Interni e il premio “Forum Design Award” del Cosmit di Milano.
Nella motivazione del Premio di quest’anno si legge: “Sintesi perfetta di sperimentazione tecnologica e ricerca formale, la poltrona Ghost progettata da Cini Boeri e Tomu Katayanagi rappresenta il desiderio di dematerializzare la percezione della funzione a favore del fruitore, che diventa così protagonista assoluto dello spazio”.
Il privilegio di una poltrona “fantasma”, espressione di una bellezza senza tempo, specchio della duttilità creativa dei maestri vetrai, apprezzata da tutti coloro che subiscono il fascino di un materiale magico. Così con la poltrona monolitica Ghost, nel 1987 nacque una vera e propria sfida progettuale e tecnologica che Cini Boeri ha raccontato con entusiasmo, insieme a Fiam Italia, tramutando l’idea apparentemente irrealizzabile di una poltrona in vetro, in un successo straordinario e mondiale, oggi esposta anche al MoMA di New York.
Vittorio Livi, fondatore di Fiam Italia, ha ritirato il premio che la poltrona Ghost, vero capolavoro di stile, merita come riconoscimento da parte del Compasso d’Oro ADI, il più antico ma soprattutto il più autorevole premio mondiale di design, istituito nel 1954. In un mondo fluido, in cui l’evoluzione si basa sulla velocità dell’innovazione, trovare un prodotto che possa durare quasi un’eternità può sembrare un’utopia. Quando mi è stato presentato il concept della Ghost, pur avendo intuito immediatamente le difficoltà tecniche a cui saremmo andati incontro, il progetto mi ha subito entusiasmato e ne volli fare una sfida, con la consapevolezza che avremmo dovuto affrontare una lunga ed impegnativa ricerca, utile però a stimolare nuove tappe di innovazione tecnologica ed estetica. Forse questo è stato possibile anche grazie all’impiego di un materiale magico come il vetro: Il materiale più interessante dell’era moderna e per il futuro dell’uomo.” – Conclude Vittorio Livi – “Ci sono voluti anni di progettazione e prototipi per creare la prima poltrona al mondo in vetro che, con la sua trasparenza, ancora oggi regala emozioni e fa sognare l’uomo. Credo che questo esempio di stile ed innovazione sia la sintesi perfetta di tutti gli oggetti che vorremmo ci accompagnassero nel corso della nostra vita. Da questa favolosa storia, nasce la voglia oggi di celebrare tutti insieme un prodotto immortale che è riuscito a superare ogni tendenza temporanea ed a vincere ogni pregiudizio sul vetro.”