Ghost significa ombra, traccia, parvenza, spirito, anima. Solo il vetro è in grado di trasformare questo concetto astratto in oggetto fisico. Operare questa trasformazione fu la sfida vinta da Cini Boeri e dal suo collaboratore Tomu Katajanagi quando decisero di dare al vetro la forma di una poltrona, cioè di un contenitore che non contenesse liquidi ma corpi umani.
Forgiata dalla sapienza tecnica ed estetica di Vittorio Livi, nacque Ghost, la poltrona in vetro che, presentata per la prima volta al Salone del Mobile di Milano nel 1987, venne subito premiata in un concorso della rivista “Interni” che invitava i visitatori a scegliere il prodotto più innovativo.
“Non avrei mai pensato di fare una poltrona in vetro… La mia iniziale diffidenza per un’idea che sembrava irreale fu superata dal desiderio/sfida di vedere se fosse possibile concretizzarla; e se Fiam sarebbe stata così brava da riuscire a realizzarla.”
Divano fisso o componibile con struttura interna in legno multistrato. Molleggio seduta con cinghie elastiche. Imbottitura dei cuscini seduta in poliuretano densità 35Kg/m3 e Memory; imbottitura dei cuscini schienale in piuma d’oca e anatra, lavata e sterilizzata.
La struttura è sollevata da terra da elementi lineari in multistrato nero. Il divano può essere rivestito in pelle o in tessuto: fare riferimento alle categorie di rivestimento riportate su vari articoli. La fascia decorativa sulla base e l’elemento “vassoio” sono sempre rivestiti in pelle Silky (cat.PL-2).
Struttura, cuscini seduta e cuscini schienale sono sfoderabili solo nelle versioni in tessuto.