La collezione Cristaline, creata da Marcel Wanders, è completata da un gruppo di tavolini e da una consolle.
Sperimentando l’esclusiva tecnica artigianale della fusione e della formatura del vetro in lastra propria del marchio FIAM, questa collezione incarna grazia e bellezza sottile per creare un pattern superficiale che esemplifica la geometria e la natura attraverso un complesso motivo floreale.
Traendo ispirazione dal tradizionale bouquet in vaso per la tavola, questo motivo sostituisce i fiori naturali ad eterne incisioni di fiori trasparenti e cristallizzati su ogni tavolo. Accogliendo per sempre la bellezza organica e la natura in casa.
Flaminio nasce dalla volontà di valorizzare la leggerezza e l’armonia di un oggetto protagonista in molteplici momenti del nostro quotidiano.
In riferimento all’omonimo stadio romano progettato da Pier Luigi Nervi, questo tavolo gioca di contrasti tra pieni e vuoti, valorizzando la lavorazione del vetro in relazione alla struttura in essenza.
Il top del tavolo è sorretto ed incorniciato dal telaio che, grazie all’inedita sezione, divide il piano dalla base, ritrovando la stessa leggerezza che contraddistingue le opere di Nervi. A sottolineare questa interruzione, la scelta di due materiali in purezza: la fluidità del vetro e la solidità del legno.
Grazie a questi piccoli espedienti, che diventano evidenti ad un occhio attento, Flaminio è in grado di adattarsi e allo stesso tempo arricchire qualsiasi ambiente in cui si trovi.
Davide Oppizzi ha voluto esprimere la stretta intimità tra vetro e luce nella sua nuova collezione Marry Me, sfruttando il DNA di Fiam in tutta la sua precisione, delicatezza e profondità.
Per creare questo delicato incontro, Davide Oppizzi ha lavorato soprattutto sull’idea che la luce dovesse distanziarsi dal vetro circolare, per conferirgli tutto il suo volume e la sua struttura. Il punto di giunzione è quindi un elemento chiave, poiché si trova al centro del disco di vetro. Come per un anello e il suo diamante, il morsetto metallico eredita la sua eleganza dal mondo della gioielleria, con la sua finitura preziosa ed elaborata.
Facile da comporre, per spazi orizzontali o verticali, il suo volume si adatta a tutti gli ambienti contemporanei, per creare una composizione singola o multipla, diventando il “masterpiece” dei vostri progetti d’interni.
La struttura presenta montanti verticali dove i ripiani e i contenitori vengono fissati con un sistema a pressione.
I ripiani in vetro fuso hanno i bordi piegati di 45 gradi e danno movimento alla composizione, alleggerendo graficamente la struttura portante. Questa, a sua volta, ne organizza il ritmo e la disposizione nello spazio.
Le ante a ribalta dei contenitori, realizzate in lastra curvata, hanno lo stesso profilo dei ripiani orizzontali e il bordo piegato questa volta diventa maniglia. I montanti infine, prevedono delle applicazioni esterne realizzate in essenze selezionate, già presenti nel catalogo Fiam. Questo permette di nobilitare la struttura in alluminio e conferire una matericità nuova, ricalibrando l’aspetto del prodotto a seconda delle esigenze dell’ambiente in cui sarà inserito.
Dall’incontro tra linee ortogonali e superfici smussate nasce la nuova famiglia di specchi Shift pensata per Fiam, un insieme di complementi plastici e monomaterici generati dalla pasta viscosa del vetro.
La ricerca fra la designer e l’azienda celebra così l’expertise di Fiam nella tecnica della vetrofusione, dando vita a nuove espressioni del vetro con pattern tridimensionali decorativi unici, frutto di una precisione industriale combinata a una cura artigianale.
La dinamicità elastica tra la classica superficie specchiante e la fermezza della parte in vetro colorato ritma la composizione, che quasi cerca di liberarsi nello spazio circostante come attratta da una forza centripeta, bilanciata, però, da una tensione oppositiva che la àncora saldamente nella cornice, drammatizzata da scanalature verticali.
I formati da parete o dalle dimensioni più contenute si adattano ai diversi luoghi della casa, dove rifrangono le immagini restituendo segmenti di una realtà che è molto più della semplice somma delle parti.
La collezione di specchi Silica vuole ridisegnare i nostri interni e i loro riflessi in modo nuovo. Agendo come un ribelle visivo, interagisce con lo spazio creando riflessi infiniti e inaspettati.
Emozioni e sensazioni sono favorite dal contrasto tra la superficie chiara e l’ambiente circostante, dove le linee incrociate e la texture amorfa frammentano la luce e fanno risaltare l’immagine.
Lo specchio Silica è disponibile in diversi formati, i quali lavorano tutti insieme in osmosi attraverso linee goffrate, consentendo infinite composizioni.
Giacomo Mornico
Irene Sartor
Marco Tonet
Nicola Carpene
Simone De Gasperin
Webkolm